Pane da amare. Il nostro vademecum per non sprecarlo Foto: Element5 Digital/ Pexels
Buone pratiche

Pane da amare. Il nostro vademecum per non sprecarlo

Ogni anno ciascun italiani getta nella spazzatura oltre un chilo di pane. Un dato che pesa dal punto di vista etico e ambientale. Vi proponiamo sette azioni semplici per correggere la rotta

Silvana Santo 4 Maggio 2025

Ogni settimana, in media, gli italiani gettano oltre 24 grammi di pane fresco ciascuno: più di un chilo l’anno, secondo i dati di Waste Watcher. Uno spreco molto grave sul piano etico oltre che su quello ambientale. Eppure basta poco perché ciascuno di noi possa fare la differenza e ridurre l’impatto del “nostro pane quotidiano”.

Pane sostenibile: immagine decorativa

Foto: PicturePartners/ Getty Images

Come vi proponiamo in questo vademecum con sette azioni concrete.

  • 1. Ponderare bene l’acquisto del pane, sia per quanto riguarda la tipologia che il quantitativo: può essere utile preparare uno schema settimanale per pianificare meglio la spesa ed evitare sprechi.
  • 2. Prediligere prodotti che si conservano più a lungo, come il pane integrale e il pane preparato con lievito madre.
  • 3. Scegliere il più possibile pane prodotto con farine locali, meglio ancora se biologiche, e venduto sfuso, magari riutilizzando il sacchetto.
  • 4. Conservarlo con cura: il pane va tenuto in un sacchetto di carta ben chiuso oppure avvolto in un canovaccio. Si dovrebbe evitare il più possibile di lasciarlo esposto all’aria e all’umidità. Se è fresco e ne avanza molto, può essere tagliato a fette e congelato, avendo cura di consumarlo entro alcune settimane.
  • 5. Abituarsi a consumare il pane anche quando non è più fragrante: tostato o inzuppato nel latte a colazione, scaldato in forno o in padella, abbrustolito per preparare bruschette, crostini o friselle, utilizzato tal quale per guarnire zuppe e vellutate.
  • 6. Trasformare il pane raffermo in pangrattato: basta tritarlo per alcuni minuti in un mixer alla massima potenza.
  • 7. Ridurre il consumo di farciture di origine animale, aumentando quello di ingredienti vegetali: hummus e altre creme di legumi, verdure, tofu eccetera.
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