Nell’era digitale la crescente voglia di individuare le scelte più ecosostenibili ci porta a riflettere su ogni aspetto della vita quotidiana, incluse le nostre abitudini di lettura. Molti appassionati di libri si trovano di fronte a un dilemma: è più eco-sostenibile leggere un e-book o un libro in formato cartaceo?
La risposta non è così semplice e dipende da diversi fattori.
L’impatto degli e-book (e come ridurlo)
Digitale non vuol dire a impatto zero. C’è chi pensa che leggere un libro “virtuale” sia di per sé una scelta ecosostenibile. Solitamente, però, per leggere e-book, si rende necessario acquistare un apposito lettore, ovvero un apparecchio elettronico che viene alimentato a corrente elettrica (e, sinceramente, ne consuma poca) e che, quando non funzionerà più, diventerà un Raee, cioè un Rifiuto da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Gli e-reader richiedono risorse per essere prodotti e, se non sfruttati al massimo, il loro impatto ambientale può essere significativo. Teniamo perciò presenti questi quattro aspetti:
- Se acquisti un lettore elettronico e lo usi raramente, finisci per aumentare la tua impronta ecologica piuttosto che diminuirla. In questo caso considera quindi l’ipotesi di venderlo o regalarlo per estendere il suo ciclo di vita.
- Se scopri, invece, che si adatta bene alle tue abitudini di lettura, la scelta migliore è utilizzarlo quanto più possibile.
- Se stai pensando di acquistarne uno e non hai mai provato, potresti chiederlo in prestito per un paio di settimane a un amico o a un parente che già lo possiede e, nel caso poi tu lo voglia acquistare, ricordati che esistono siti e negozi che vendono e-reader usati o rigenerati.
Cartacei e sostenibili
Per quanto riguarda i volumi cartacei, sfatiamo un mito: leggere un libro di carta non contribuisce alla deforestazione. Gli alberi — come qualsiasi altra coltura (pensiamo al grano) — possono essere piantati, tagliati e ripiantati. Detto ciò non tutti i tipi di carta sono uguali. Un’abitudine che, come cittadini, dobbiamo favorire è l’utilizzo per libri, fumetti e riviste di carta proveniente da foreste gestite in modo responsabile.
Secondo i dati di Pefc, l’8,4% degli editori nel 2021 ha dichiarato di utilizzare carta proveniente da foreste gestite in modo corretto e sostenibile. Il trend è in crescita e ciò mostra un crescente impegno verso la sostenibilità nel settore editoriale.
Più lettori = più ecosostenibilità
L’altro aspetto che può consentire ai lettori di essere (o diventare) virtuosi è far sì che questo oggetto — per molti di noi magico — passi il più possibile di mano in mano. Acquistare un libro e tenerlo su uno scaffale dopo una sola lettura (a volte neanche quella) non è certamente la soluzione più eco-compatibile. Iniziamo quindi ad acquistare e a vendere libri nei negozi dell’usato, a prestarli o scambiarli e a regalare le copie che non leggeremo più.
A questo riguardo luoghi magici sono le biblioteche ma anche i punti di bookcrossing che sono sempre più diffusi: alcuni di essi vengono realizzati in spazi aperti come le bibliocabine, mentre altri vengono organizzati all’interno di associazioni o di esercizi commerciali che mettono in comune (e in condivisione) spazi. Quindi, attraverso la condivisione, la compravendita e il riutilizzo, possiamo ridurre significativamente l’impatto ambientale della nostra passione per la lettura. Una cosa è certa: ciò che non farà mai male è leggere tanto, quindi…
Buona lettura a tutti!