Viviamo in un’epoca di costante connessione nella quale smartphone, tablet e computer sono diventati estensioni di noi stessi. Questa iper-connessione ha, però, un costo nascosto non solamente di natura personale e sociale: spesso ad essere trascurato è l’impatto ambientale della nostra “impronta digitale“.
Sebbene invisibile, l’energia consumata per alimentare i nostri dispositivi, i data center e le infrastrutture di rete contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra e a ciò si somma il consumo di suolo delle mega factory necessarie a stipare hardware e server.

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Inoltre, la produzione dei dispositivi elettronici richiede risorse preziose e genera rifiuti elettronici, un problema crescente a livello globale.
Impatto nascosto
Ogni email inviata, ogni video in streaming, ogni ricerca online richiede il consumo di energia che, in gran parte, è prodotta da centrali elettriche alimentate da combustibili fossili e, quindi, contribuiscono al cambiamento climatico. Secondo recenti studi la “sfera digitale” sarebbe responsabile addirittura del 10% delle emissioni globali di gas serra, una percentuale raddoppiata nel giro di pochissimi anni e destinata a crescere. E allora, cosa fare?

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È tempo perché ognuno di noi adotti pratiche di “pulizia digitale” per ridurre questo impatto e contribuire a un futuro più sostenibile.
SETTE AZIONI PER IL PIANETA
Eliminare le e-mail inutili, disiscriversi da newsletter indesiderate e limitare l’invio di allegati pesanti può ridurre il carico sui server e il consumo energetico. Inoltre preferisci link a documenti condivisi nel cloud piuttosto che allegati.
Organizzare e pulire regolarmente i file archiviati nel cloud. Eliminare documenti, foto e video superflui libera spazio e riduce la quantità di dati da gestire, con conseguente risparmio energetico.
Ridurre, quando possibile, la qualità di streaming video. Scaricare contenuti per la visualizzazione offline invece di riprodurli in streaming ripetutamente. Limitare l’utilizzo di piattaforme di streaming e preferire contenuti on demand.
Disinstallare le app che non si utilizzano. Oltre a liberare spazio sul dispositivo, si evita che queste app continuino a consumare energia in background con aggiornamenti e notifiche.
Utilizzare motori di ricerca eco-friendly come Ecosia che investono i profitti in progetti di riforestazione. Limitare l’apertura di numerose schede contemporaneamente nel browser per ridurre il consumo di Ram e Cpu.
Essere consapevoli dell’impatto energetico dell’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale (di gran lunga superiore a quello delle ricerche sui normali motori), soprattutto quelli che richiedono elaborazioni complesse. Utilizzare queste tecnologie con parsimonia e scegliere soluzioni ottimizzate per l’efficienza energetica quando possibile.
Prolungare la vita dei propri dispositivi elettronici attraverso una corretta manutenzione e riparazioni, rimandando il più possibile l’acquisto di nuovi dispositivi. Scegliere dispositivi efficienti dal punto di vista energetico e riciclare correttamente quelli vecchi.
Piccoli gesti, grande risultato
La pulizia digitale rappresenta insomma un vero e proprio atto di responsabilità ambientale. Adottando queste semplici pratiche, ognuno di noi può dare un contributo alla riduzione dell’impronta digitale nel settore tecnologico e alla costruzione di un futuro più sostenibile.

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Un piccolo gesto, moltiplicato per milioni di utenti, può generare un impatto significativo nella lotta al cambiamento climatico con risultati tangibili.