Mantenere il peso forma, quanto dipende dal Dna? L’esperta risponde Foto: Getty Images
Beatrice Margani

Mantenere il peso forma, quanto dipende dal Dna? L’esperta risponde

La capacità di metabolizzare i carboidrati ed evitare l’accumulo di grassi deriva da diversi fattori, compresa l’ereditarietà. Come spiega la nostra rubrichista specializzata sui temi della nutrizione e delle ricomposizione corporea

Beatrice Margani 8 Luglio 2024

Quanto pesa la predisposizione genetica nella nostra capacità di mantenere la linea? Una sola risposta a questa domanda non c’è, perché quando si ragiona sul rapporto fra salute e Dna si devono considerare molteplici aspetti e svariate condizioni al contorno.

Foto: Prostock

Concetti collegati

I due concetti da cui partiamo sono fortemente collegati fra loro, perché il secondo rappresenta una branca del primo, ma allo stesso tempo si riferiscono a due risvolti diversi della scienza che studia la biologia molecolare e i fattori di ereditarietà.

Ovvero:

  • la genetica, cioè lo studio del Dna con cui nasciamo e che influenza ciò che il nostro corpo produce, come cresce, come invecchia, i suoi punti di forza e di debolezza ma anche il colore degli occhi e dei capelli oltre a tanto altro e di più complesso
  • l’epigenetica, cioè la valutazione di tutti i fattori che dall’esterno possono influire nel modo in cui la genetica si esprime: alimentazione, sonno, attività fisica, stress, malattie, farmaci, lavoro…
Rappresentazione grafica del Dna

Foto: Svisio/Getty Images

Dentro la mappa genetica

In quest’ottica, conoscere il proprio Dna per capire come il nostro corpo gestisca o meno determinati alimenti, può essere utile per mantenere  e recuperare il peso corretto  e l’equilibrio alimentare, che sottintende al recupero di uno stato di salute. Senza dimenticare che si possono accentuare o attenuare questi meccanismi grazie allo stile di vita. Il dimagrimento, d’altro canto, è un percorso metabolico sfaccettato e specifico di ogni persona: non esistono diete universali che facciano perdere peso a tutti nello stesso modo.

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Ci sono individui che, a parità di cibo ingerito, prendono o perdono peso più o meno facilmente (ovviamente bisogna sempre considerare il resto del loro stile di vita). Il modo in cui i nutrienti influenzano e regolano  l’attività dei geni pone le basi per un’alimentazione sempre più personalizzata. Le risposte fisiologiche all’alimentazione, insomma, sono influenzate dal nostro Dna: la modalità con cui i nutrienti sono utilizzati o accumulati sotto forma di tessuto adiposo dipende in parte dalle caratteristiche genetiche.

Una ragazza mangia degli spaghetti, come interagiscono peso forma e dna?

Foto: Eleganza/Getty images

Sono queste ad influenzare il modo in cui l’organismo interagisce con il cibo e con l’ambiente.

I segreti del metabolismo

I carboidrati (zuccheri) sono la fonte di energia più rapida per il corpo. I lipidi (grassi) invece sono la riserva energetica delle cellule, si possono accumulare nelle cellule adipose e liberano circa il doppio di energia dei carboidrati. Le proteine sono principalmente componenti delle strutture cellulari, possono essere usare come fonte di energia, ma con minore efficienza di zuccheri e grassi. Tantissimi geni sono coinvolti nel metabolismo dei macronutrienti e nel bilancio energetico. Alcune diversità presenti in questi geni generano modi diversi di metabolizzarli e la predisposizione di ognuno ad accumulare o utilizzare le riserve energetiche.

Analizziamo ad esempio due tipologie di persone, i cosiddetti fenotipi:

Dna e linea, quali legami?, rappresentazione grafica

Elaborazione Terranea (Foto: GMint / Getty Images)

Tendenza ad accumulare peso più facilmente con alimentazione troppo ricca di carboidrati, quindi per perdere peso o mantenerlo con meno sforzi è importante non eccedere con questo macronutriente. Un’alimentazione ricca in proteine (20-25% delle calorie totali) mira a far perdere peso più facilmente e a migliorare i parametri metabolici, riducendo anche il senso di fame e la tendenza ad eccedere nelle porzioni.

 

Dna e linea, quali legami?, rappresentazione grafica

Elaborazione Terranea (Foto: GMint / Getty Images)

Tendenza a dimagrire controllando l’apporto di lipidi. In questo caso la dieta mediterranea bilanciata, con una riduzione dei grassi rispetto ai carboidrati, porta alla perdita di peso. Tra i vari tipi di grassi vanno assunti principalmente quelli monoinsaturi (l’olio extravergine di oliva spremuto a freddo). Un’alimentazione con un moderato apporto di proteine mira alla perdita di peso e al suo mantenimento, riducendo il senso di fame.

La funzione dei geni

Ci sono poi geni coinvolti nel deposito di tessuto adiposo, nella risposta all’attività fisica. Quindi la nostra genetica è molto complessa e ci indirizza verso strade diverse, sta poi a noi fare il meglio per mantenere l’organismo in salute. Ad esempio se metabolizziamo bene i carboidrati ma ne assumiamo in eccesso, l’accumulo di peso avverrà lo stesso.

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Se rispondiamo bene all’esercizio fisico, ma ne facciamo troppo, non otterremo i risultati desiderati. È fondamentale, come vi ricordiamo sempre, rivolgersi ad uno specialista della salute ed evitare il fai da te. E inoltre tenere presente una regola di base: queste indicazioni sono generali e vanno personalizzate per ognuno.

Una famiglia a tavola, quale legame fra Dnsae peso forma

Foto: Robert Kneschke

Perché ognuno deve gestire il proprio regime alimentare sulla base della propria salute, della storia personale e delle abitudini.

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