Mal di clima. Così il global warming incide sulla nostra salute Foto: AnaBGD / Getty Images
Tessa Gelisio

Mal di clima. Così il global warming incide sulla nostra salute

Incremento delle malattie cardiovascolari, insorgenza di allergie e diffusione di patologie infettive come dengue o malaria. Il riscaldamento globale, oltre alle conseguenze sul territorio, provoca squilibri e alterazioni nel nostro corpo. E con la fusione del permafrost anche virus antichissimi potrebbero tornare in circolazione. Come proteggersi?

Tessa Gelisio 18 Novembre 2024

Ormai è sempre più chiaro come il riscaldamento globale sia una delle più grandi emergenze che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. Se ne discute proprio in questi giorni a Baku, la capitale dell’Azerbaigian, dove si svolge la Cop29, vale a dire la Conferenza annuale dell’Onu sul clima. L’aumento delle temperature, i fenomeni estremi, l’innalzamento dei livelli dei mari e la fusione dei ghiacciai d’altro canto sono evidenti, con le conseguenze che questi comportano sui territori.

Clima e salute, un ragazzo con mal di testa

Foto: Jelena Danilovic / Getty Images

Invece su si parla poco degli effetti che il global warming può avere sulla salute umana.

Ecosistema fragile

La Terra è un ecosistema complesso, reso fragile e instabile dalla costante interferenza delle attività umane e ogni alterazione produce conseguenze come, ad esempio, l’arrivo sempre più frequente di ondate di calore. Notti tropicali e picchi di caldo estremo vanno a impattare direttamente sulla salute dei più fragili. A causa delle ondate di calore, infatti, sono in aumento i dati relativi alla mortalità per le fasce più deboli come anziani, bambini o malati.

Leggi anche:  Clima, territorio, eventi estremi. Facciamo chiarezza

Il caldo incide anche sull’incremento delle malattie cardiovascolari: infarto, ictus e altri tipi di eventi cardiaci gravi possono essere, infatti, provocati anche dalle difficoltà incontrate dall’organismo a far fronte a periodi prolungati di temperature elevate.

Clima e salute: rappresentazione grafica di dati sull'incremento di mortalità legato all'aumento del riscaldamento globale

La variazione nei tassi di mortalità in Europa a causa del freddo (A) e del caldo (B) entro il 2100 a causa di un aumento di 3°C nella temperatura globale. Fonte: Lancet

Patologie dai tropici

Bisogna inoltre prendere in considerazione anche l’impatto che i cambiamenti climatici avranno sulla diffusione di nuove e vecchie malattie infettive e tropicali. I ricercatori puntano il dito in particolare su due patologie, trasmesse in buona parte da zanzare e zecche (che stanno aumentando di numero e areale a causa del clima), come la febbre dengue e la malaria. Vengono segnalati in aumento anche i casi di leishmaniosi e di malattia di Lyme.

Clima e salute: una zanzara tigre

Una zanzara tigre. Foto: Getty Images

Pollini in viaggio

Anche allergie e asma stanno aumentando: l’incremento delle temperature sta portando a cambiamenti nella fioritura delle piante e nella diffusione dei pollini, con effetti negativi sia per i soggetti sensibili che per gli asmatici. Per non parlare dell’ambrosia, una specie vegetale capace di produrre più pollini se esposta ad alti livelli di anidride carbonica o CO2.

Clima e salute: polline nell'aria

Foto: Getty Images

Zombie del permafrost

Nuove malattie potrebbero anche derivare dalla fusione del permafrost, il ghiaccio perenne delle zone artiche del Pianeta. Patologie del tutto inedite per l’uomo, in realtà causate da agenti infettanti antichissimi: virus e batteri rimasti per millenni intrappolati sotto una fitta coltre di ghiaccio. Ma quali sono i rischi? Fino a poco tempo fa, la possibile ricomparsa di infettanti millenari appariva solo uno scenario teorico.

Leggi anche:  Quanta CO2 c'è nel tuo piatto? La nostra dieta amica della salute e del Pianeta

Ora arriva però la conferma da parte della scienza: un gruppo di ricercatori non solo è riuscito a isolare un vecchio virus, ma anche a infettare con esso un organismo unicellulare all’interno di un laboratorio. Gli scienziati li hanno ribattezzati virus “zombie”, poiché in grado di tornare in vita. Dopo essere rimasti intrappolati per millenni nel ghiaccio, questi agenti infettanti – alcuni dei quali anche di 60.000 anni fa – potrebbero tornare in superficie a causa dei cambiamenti climatici, con delle conseguenze difficili da quantificare per l’uomo.

Clima e salute: alcuni virus isolati nel permafrost.

Alcuni virus isolati nel permafrost. Fonte: www.biorxiv.org

Cambiamento possibile

L’errore più grave è quello di credere di essere al riparo dai cambiamenti climatici, magari perché non ci troviamo in una zona particolarmente soggetta a rischio idrogeologico. Il riscaldamento globale ci colpisce in molti modi e nessuno può dirsi davvero al sicuro.

 

Clima e salute, Tessa Gelisio

Meglio quindi rimboccarsi le maniche e iniziare a vivere davvero in maniera sostenibile.

Condividi questo articolo: