Il Wwf lancia l’appello: “Più verde nelle città, più salute” Foto: Canva
Natura

Il Wwf lancia l’appello: “Più verde nelle città, più salute”

Il rapporto Urban Nature23 dell’associazione ambientalista denuncia l’aumento dell’espansione urbana. In Italia negli ultimi tre anni sono stati cementificati 19 ettari al giorno. Eppure più infrastrutture verdi eviterebbero 43mila morti all’anno in Europa combattendo anche stress e depressione

 

Valentina Gentile 13 Ottobre 2023

«L’espansione urbana cresce a dismisura in tutto il mondo a scapito della Natura, della salute e sicurezza delle persone, tanto che oggi c’è una correlazione negativa tra la densità di popolazione e gli spazi verdi. In Italia, ad esempio, cresce più il cemento della popolazione». Ce lo ricorda il Wwf, nel nuovo report UrbanNature23, presentato in occasione della festa Natura in città, che si è tenuta il 7 e 8 ottobre nelle piazze di tutto il Paese.

Suolo impermeabile

I dati presentati sono allarmanti, soprattutto per quanto riguarda la situazione delle nostre regioni: impermeabilizzazione e cementificazione sono progredite negli ultimi 3 anni con una media di 19 ettari al giorno, l’equivalente di 26,5 campi da calcio, con importanti trasformazioni ed effetti collaterali negativi sul territorio, tra cui la perdita spesso irreversibile non solo di aree naturali selvatiche, ma anche di aree agricole, con seri rischi per la sicurezza alimentare. E con serie, serissime conseguenze non solo per la salute, ma per la sicurezza stessa di tutti: il caso dell’Emilia Romagna è ancora davanti agli occhi di tutti, ed è solo l’ultimo in ordine cronologico.

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Stress da inquinamento

L’inquinamento di aria, terra e acqua, denuncia il Wwf, è anche alla base di stress, depressione e alienazione nelle città. Le aree urbane coprono oggi quasi il 3% della superficie del Pianeta, producono oltre il 70% delle emissioni di carbonio e più del 50% dei rifiuti a livello globale, consumano tra il 60% e l’80% dell’energia e il 75% delle risorse naturali (alimenti e acqua), cifre per altro destinate ad aumentare. Nelle città italiane, negli ultimi 43 anni gli eventi meteorologici estremi hanno portato oltre 22.000 morti complessivi e 100 miliardi di euro di danni economici.

 

Foto: Canva

I benefici del verde

Eppure il rimedio più semplice sarebbe sotto gli occhi: la natura in città garantisce più salute e sicurezza alle persone. Come si legge nel rapporto, secondo dati ed elaborazioni, l’aumento del verde urbano potrebbe evitare fino a 43.000 morti all’anno nelle città europee. «Gli spazi verdi possono contribuire a “curare i mali” che affliggono le città e i suoi abitanti perché forniscono servizi ecosistemici importanti, come lo stoccaggio di migliaia di tonnellate di carbonio, l’infiltrazione di milioni di metri cubi di acqua, l’assorbimento di contaminanti, la pulizia dell’aria e la mitigazione delle temperature», afferma la responsabile sostenibilità del Wwf Italia, Eva Alessi.

 

Verde in città, bambini che corrono in un parco

Foto: Image by Freepik

Dosi di natura

Il rapporto del Wwf ci ricorda che la regola del 3-30-300 dell’Oms, supportata da numerosi studi scientifici, prevede che per garantire una “adeguata dose di natura” alle persone sono necessari  3 alberi tra ogni casa, 30% di copertura arborea in ogni quartiere, 300 metri di distanza massima da un parco o da uno spazio verde per ogni cittadino. E invece la situazione nel nostro Paese è assai diversa. Secondo i dati della Commissione europea, oltre il 20% della popolazione non ha accesso alle aree verdi. Nonostante questo il Governo ha operato un taglio di 110 milioni sui 530 previsti per la riforestazione urbana stanziati dal Pnrr. Per il Wwf, serve un piano nazionale del verde urbano per la riforestazione delle città che preveda una progettazione sostenibile e adeguati programmi di manutenzione.

Anche per questo l’associazione lancia lo slogan “La Natura si fa cura”: un invito a realizzare piccole ma preziose oasi di verde negli ospedali pediatrici italiani.

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