Preservare il suolo per salvaguardare l’acqua, ne parla il terzo Libro Bianco del Verde
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Preservare il suolo per salvaguardare l’acqua, ne parla il terzo Libro Bianco del Verde

Città e aree rurali hanno bisogno di pianificazione e governance per gestire scarsità idrica ed eccessi da eventi estremi. Oggi a Roma l’incontro organizzato da Képos, Assoverde e Confagricoltura

Redazione 7 Marzo 2024

Siccità, processi di desertificazione ed erosione, innalzamento delle temperature e, nel contempo, piogge intense, alluvioni, alterazione dei corsi d’acqua. L’acqua è elemento “protagonista” dei cambiamenti climatici, per fronteggiare i quali è necessario un importante ripensamento degli spazi urbani e non urbani. Se n’è parlato oggi a Roma a Palazzo della Valle, all’incontro intitolato “L’acqua una risorsa indispensabile per la salute del pianeta”, organizzato da Képos, Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con il Crea e gli Ordini professionali, per presentare la terza edizione del Libro Bianco del Verde.

Cos’è il Libro Bianco del Verde

Si tratta di un percorso dedicato alla cura del verde attraverso un lavoro in rete di operatori pubblici e privati, promosso da Assoverde e da Confagricoltura a fine 2020. All’iniziativa, che gode del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, della Transizione Ecologica e dell’Anci, hanno aderito pubbliche amministrazioni, tecnici, enti di ricerca e professionisti.

 

 

Proposte e buone pratiche

In questo Terzo volume dedicato all’acqua oltre 50 autori – esponenti istituzionali, docenti e studiosi di università ed enti di ricerca, tecnici e imprenditori – offrono testimonianze, proposte e soluzioni concrete: politiche e strategie mirate nelle aree rurali, l’individuazione di nuove tipologie di progettazione e di intervento, la selezione di specie arboree idonee, insieme allo sviluppo di adeguate ed articolate competenze professionali, multi ed interdisciplinari, tecniche e tecnologie puntuali ed innovative di manutenzione e cura del verde.

Infatti, un uso efficiente e specialistico del verde urbano ed extra urbano può contribuire a una gestione idrica proficua, mitigando gli effetti del cambiamento climatico.

Infrastrutture per gli equilibri ecosistemici

«L’acqua prende tutte le forme: è mare, fiume, lago, ma anche foglia, fiore, frutto, animale, è tutto ed è la nostra vita» ricorda Paolo Iacheri, vicepresidente di Assoverde. «Sono consapevole del ruolo che questa indispensabile risorsa riveste per il nostro lavoro e del contributo che, come categoria, possiamo dare per utilizzarla meno e meglio: chi ama il verde, tutela l’acqua e non la spreca».

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Aggiunge Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura: «L’acqua è la linfa vitale dell’agricoltura e dell’intero Paese, oltre ad essere un tema al centro dei piani d’azione a livello globale. È necessario sviluppare dei modelli efficienti per la realizzazione di infrastrutture verdi e blu, finalizzate alla ricostruzione degli equilibri ecosistemici anche nelle città». E ancora:

 

Massimiliano Giansanti , presidente di Confagricoltura (Foto: Confagricoltura)

Foto: Confagricoltura

«Alberi, aree green e foreste possono dare un contributo strategico per contrastare il dissesto idrogeologico, contribuire alla fitodepurazione e alla ricarica naturale delle falde acquifere».

La percezione della filiera verde

Francesco Maria Maccazzola, presidente Képos Libro Bianco del Verde sottolinea come «Arrivati alla terza edizione sia bello vedere come questo percorso stia cambiando la grammatica del sentire della filiera del verde italiana e in tanti cominciano ad usare la parola “Cura” al posto di “Manutenzione” pensando agli alberi e al verde delle nostre città. Finalmente è sulla bocca di tutti il Binomio Salute e Verde, Benessere ed Ambiente. La nostra sfida continua con questo nuovo tema, l’acqua. Per un vero neorinascimento del nostro sentire e vivere il verde, le parole, i concetti e la cultura possono, soprattutto oggi, fare la differenza».

 

Francesco Maria Maccazzola, presidente Képos Libro Bianco del Verde

Francesco Maria Maccazzola, presidente Képos Libro Bianco del Verde (Foto: Confagricoltura)

Parola alle istituzioni

«Grazie ai nostri provvedimenti, come il “Decreto siccità” della scorsa estate e il “Decreto innovazione”, che mette a disposizione degli agricoltori, tramite il PNRR, 400 milioni di euro per modernizzare le aziende, abbiamo dato un segnale concreto perché la nostra agricoltura, e con questa l’intero settore del verde e del florovivaismo, acceleri la propria evoluzione verso modelli sostenibili, focalizzati, in primo luogo, sulla gestione consapevole ed ottimizzata della indispensabile risorsa acqua».

Così Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, ha chiuso la mattinata di presentazione del Terzo volume del Libro Bianco del Verde.

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