Vi è mai capitato di trovare in una camera d’albergo la richiesta di non abbandonare sul pavimento gli asciugamani ancora utilizzabili? Mentre vi veniva specificato che il 70% dei clienti non chiede il cambio ogni giorno? E che l’hotel ha aderito a un programma internazionale di tutela degli oceani che prevede un minor consumo di detergenti?
Una semplice sollecitazione come questa può aiutarci a ridurre il nostro impatto ambientale anche quando ci troviamo in hotel.

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Basti pensare, lo conferma una recente valutazione sul campo, che evitar
e il lavaggio di 10 kg di asciugamani permette di risparmiare 50 litri d’acqua e 1,2 kilowattora di elettricità.
La forza gentile
Coinvolgere gli ospiti di un hotel nel ridurre gli sprechi è un tipico esempio di nudge, la “spintarella gentile” che punta a sollecitare comportamenti virtuosi nelle persone. Queste pratiche, come ha dimostrato già diversi anni fa uno studio sul Journal of Consumer Research, ottengono un grande successo: un semplice messaggio come «Aiuta a salvare l’ambiente» ha portato al 37,2% di riutilizzo degli asciugamani.
Ma altre proposte centrate sull’influenza sociale, come «il 75% degli ospiti ha partecipato al nostro nuovo programma di sostenibilità», hanno generato un riutilizzo degli asciugamani pari al 44%. Infine ancora più convincente era la scheda che menzionava le azioni responsabili di altri ospiti nella stessa stanza: il riutilizzo degli asciugamani è arrivato al 49%, a conferma che l’adesione a determinate pratiche aumenta quanto più la persona si identifica con un gruppo di riferimento vicino a sé.

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Comunicazione in circolo
Gli hotel hanno tante possibilità di presentarsi ai propri clienti con le carte della transizione ecologica in regola. I consumi di energia e acqua o la produzione di rifiuti, insieme ai comportamenti dei clienti, si possono monitorare e correggere all’insegna del risparmio e del miglior impiego di risorse. Esemplare in questo senso è il progetto “Stay green” nato da una proposta di HeraLAB insieme al Comune di Cesenatico (Ra) e Adac-Federalberghi. Coinvolge 20 strutture esaminando diversi indicatori e fornendo suggerimenti per migliorare prestazioni e modalità di comunicazione con i clienti e gli stakeholder circa gli impegni presi e gli obiettivi raggiunti in termini di economia circolare.
Guarda il video del progetto Stay Green
Clienti protagonisti
L’impegno di chi gestisce una struttura ricettiva non si limita perciò a soluzioni strutturali ma arriva a porre il cliente nelle migliori condizioni per risparmiare energia, evitare di riempire troppo i piatti di cibo che poi rischia di avanzare, riempire la propria borraccia di acqua sfusa e quant’altro. E questo avviene con una comunicazione efficace più qualche piccolo dispositivo che favorisce il coinvolgimento atteso, quindi le azioni vere.

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Doccia troppo lunga? Il soffione ti avverte
Quando soggiorniamo in un hotel d’altro canto i nostri comportamenti non brillano. Per esempio le docce sono più lunghe: fra gli 8 e i 10 minuti contro una media dei 5 a casa propria. E allora fornire dei feedback per abbreviarne la durata può essere utile: una ricerca, pubblicata nel 2019 su Nature energy, ha analizzato il comportamento di circa 20.000 turisti che hanno soggiornato in 265 camere presenti in sei strutture ricettive confermando che fornire dei feedback immediati sulla quantità di litri utilizzati sotto la doccia è sufficiente a ridurne il tempo.
L’informazione veniva fornita grazie a un piccolo display sul flessibile della doccia: la sua sola presenza ha fatto diminuire il consumo dell’11,4% senza premialità o sconti per l’impegno. Sono stati inoltre progettati e realizzati soffioni doccia a risparmio idrico che si illuminano con un blu rilassante per i primi 10 litri, passano ad un verde dai 10 ai 20 litri e poi la luce diventa viola fino a 30 litri. Superata questa soglia, il doccino si illumina di rosso intenso. Questo sistema favorisce risparmi del 22% circa.

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Contest sostenibile
Restando in Romagna un’altra iniziativa vedrà la luce nei prossimi mesi. È a cura di Teamwork Hospitality e si chiama Mode-Eco Mood Hotel: una sfida fra dodici importanti studi di architettura nel campo dell’hôtellerie, ai quali è stato chiesto di progettare una camera-suite dell’hotel Arlesiana di Rimini, interamente da ripristinare. A condizione però di farlo secondo principi di sostenibilità. Il risultato sarà uno showroom permanente e funzionante, un vero prototipo di soluzioni e prodotti scelti con criteri di sostenibilità che rendano unica e di alta qualità la struttura nel suo insieme. A questo scopo lo studio Genius Loci Architettura ha inserito nella proposta anche degli ingredienti nudge, come spiega Andrea Grassi, founder partner di Gla:
«Abbiamo proposto grafiche per il riutilizzo degli asciugamani e il risparmio di energia. E alcuni jingle per accompagnare le docce entro la durata di un determinato brano».
Melodie antispreco
Questa tecnica ci suona familiare: sappiamo infatti che anche Cape Town, in Sudafrica, adottò questo sistema (insieme a tanti altri) per salvarsi dal collasso idrico nel 2018. E senza andar così lontano nel 2023, in Italia, il Gruppo Cap ha creato una playlist “Acqua Sound” proprio per contrastare, a ritmo di musica, questi sprechi.