Il giardino di Pennabilli (Rn), un tempo appartenuto ai frati missionari, si distingue come il parco più bello d’Italia, preservando la flora spontanea appenninica e ospitando installazioni artistiche uniche. Questo è stato stabilito dalla giuria del concorso organizzato da ilparcopiubello.it, un network nazionale con oltre mille giardini partecipanti all’iniziativa.
L’opera di Tonino
Il vincitore è stato individuato dopo un’attenta analisi dei parchi in gara da sette giudici, tutti esperti del settore. E L’Orto dei frutti dimenticati creato appunto da Tonino Guerra a Pennabilli si è aggiudicato la vittoria nella categoria “Parchi e Giardini Pubblici”. Situato su un terreno che un tempo apparteneva ai frati missionari, l’Orto dei Frutti Dimenticati è una creazione del 1990, ideata e definita da Tonino Guerra come il “Museo dei Sapori”.
Varietà preziose
Questo luogo straordinario ospita una varietà di piante da frutto che fanno parte della flora spontanea dell’Appennino, un tempo coltivate negli orti delle famiglie locali.
Tra gli alberi custoditi con cura sono state preservate diverse specie antiche, tra cui mele di varietà antiche, pere cotogne, corniole, giuggiole, uve spinose, biricoccoli, sorbi, nespole, ribes, more e mirtilli.
Questo luogo eccezionale vanta inoltre la presenza del Gelso della Pace, un simbolo di inestimabile valore piantato personalmente dal XIV Dalai Lama nel 1994. All’interno dell’Orto dei Frutti Dimenticati si possono ammirare diverse opere d’arte, tra cui la Cappella di Tarkovskij, la Meridiana dell’Incontro e l’Arco delle Parole.
Il fascino della storia
Nell’antico lavatoio, un luogo che un tempo vedeva le donne del paese riunirsi, sono state collocate dodici targhe in ceramica con le “Parole dei Mesi”, che aggiungono un tocco di fascino storico e culturale a questo giardino straordinario.
L’Orto dei frutti dimenticati di Tonino Guerra è oggi un museo diffuso che promuove la biodiversità in un contesto unico ed incantevole.