Festa dell’albero, perché proprio il 21 novembre? Foto: Canva
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Festa dell’albero, perché proprio il 21 novembre?

Si celebra oggi in tutta Italia la Giornata nazionale degli alberi, istituita nel 2011 dal Ministero dell’ambiente. Una scadenza che affonda le proprie radici nell’antica Roma. E che oggi serve a ricordare la centralità di questi meravigliosi viventi

Valentina Gentile 21 Novembre 2023

Assorbono l’anidride carbonica e rilasciano l’ossigeno, prevengono il dissesto idrogeologico e proteggono la biodiversità. Comparsi sulla Terra circa 300 milioni di anni fa, prima degli homo sapiens, sono indispensabili per l’ecosistema, dunque per il ciclo vitale di ogni organismo. Si festeggia ogni anno il 21 novembre, in tutta Italia, la Giornata nazionale degli alberi.

Scopriamo insieme qualcosa di più sulle origini di questa ricorrenza e sui suoi meravigliosi protagonisti, spesso minacciati dalle nostre cattive abitudini.

Festa dell'albero

Radici storiche

Le radici più antiche sul Pianeta risalgono a 385 milioni di anni fa, come dimostra lo studio “Mid Devonian Archaeopteris Roots signal Revolutionary Change in Earliest Fossil Forest”, pubblicato su Current Biology nel 2020. Per restare al solo caso dell’Italia, 10mila anni fa, finita l’ultima glaciazione, lo Stivale era abitato da non più di 35mila persone ma ricoperto quasi interamente di boschi. Il cambiamento avviene con l’aumento della popolazione e con il conseguente fiorire della pastorizia e dell’agricoltura. È qui che inizia l’uso sistematico del legno, che caratterizzerà tutte le epoche successive.

 

Due pecore in un campo, festa dell'albero

Foto: The digital artist / Canva

Al servizio della natura…

Senza di loro, lo abbiamo detto, la vita sulla Terra sarebbe semplicemente impossibile. Grazie ai loro processi di respirazione e fotosintesi, gli alberi combattono il riscaldamento globale assorbendo l’anidride carbonica e contribuendo a pulire l’aria. Incamerano inquinanti come biossidi di zolfo, ozono, ossidi di azoto. Come tutte le specie vegetali forniscono l’ossigeno e sono una parte essenziale della catena alimentare.

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Purificano le acque attraverso la fitodepurazione, migliorando i suoli, di cui sono protettori: grazie agli alberi, infatti, si argina l’erosione e il dissesto idrogeologico. Le loro radici filtrano e depurano, le chiome offrono termoregolazione e schermano il suolo sia dal sole, sia dalle piogge. E poi, sono essenziali per tutte le specie di fauna selvatica, a cui offrono ospitalità e sostentamento.

 

Foto sintesi clorofilliana

Foto: Canva

…e delle città

Nelle zone urbanizzate, la prima cosa che balza agli occhi è che gli alberi donano grazia, bellezza, armonia. Ma il ruolo urbano di questi indispensabili esseri viventi non si ferma alla mera estetica. Proprio nelle città, soprattutto in quelle medie e grandi, sono importantissimi perché aiutano a purificare l’aria, a renderla meno pericolosa per i nostri polmoni. La loro azione di filtro atmosferico ci permette di respirare aria pulita. E laddove questo non sia del tutto possibile, a causa della presenza massiccia di agenti inquinanti, le virtù purificatrici degli alberi, attraverso la fotosintesi clorofilliana, fungono comunque da filtro, anche contro il rumore.

 

Viale alberato in cittò

Foto: Getty images

Per il corpo e per la psiche

Gli alberi hanno un effetto benefico anche sulla nostra salute mentale. Passare del tempo a contatto con loro, fare delle passeggiate nei boschi e nelle foreste purifica i nostri polmoni ma anche e soprattutto i nostri cervelli stressati. Gli alberi sono tra i rimedi migliori contro depressione, stress e altri mali moderni.

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Camminare, pedalare, esplorare sentieri immersi nella natura fa bene a mente e corpo, rallenta l’invecchiamento. Ecco perché nelle aree urbane sono fondamentali i parchi urbani, alla portata di tutti. D’altronde, basta guardarli: con la loro fisicità, la postura eretta, energici e fermi al tempo stesso, tesi verso l’alto da anni e secoli: ci ricordano quanto sono piccole le nostre nevrosi, ci fanno sentire parte di una comunità naturale che ci abbraccia, ci aiuta a stare in piedi.

 

Una ragazza medita nel bosco

Foto: Kate_Koreneva / Getty Images

Verdi divinità

Dunque, per tutti questi e altri motivi è facile capire perché sia così importante festeggiare gli alberi. D’altronde è qualcosa che è sempre stato fatto, in ogni epoca e ad ogni latitudine. Presso i Greci e gli antichi popoli orientali, ad esempio, era diffusa l’usanza di celebrare feste in occasione della piantagione di alberi. Gli antichi Romani poi furono proprio precursori dell’odierna Festa degli alberi, che erano tutelati e conservati come un bene preziosissimo, anche per motivi legati alla religione. I boschi venivano consacrati alle divinità silvestri come Diana, Marica, Giuturna, Egeria ed esisteva una grande festa silvana, la “Festa Lucaria” che cadeva il 19 luglio.

 

Statua della dea Diana, I - II sec. d. C., Museo del Louvre

La dea Diana, I – II sec. d. C., Museo del Louvre (Foto: Wikipedia)

In principio fu l’Arbor day

In tempi più vicini a noi, con l’inizio dei grandi disboscamenti e le conseguenti catastrofi, negli Stati Uniti si iniziarono a celebrare gli alberi: nel 1872 il Governatore dello Stato del Nebraska, J. Sterling Morton, stabilì un giorno all’anno dedicato alla loro piantagione, The Arbor Day, fissato al 10 aprile. In Europa e in Italia l’usanza delle Feste dell’Albero si diffuse negli anni successivi, alla fine dell’800, tanto che da noi si tenne per la prima volta nel 1898, su iniziativa del Ministro della pubblica istruzione, Guido Baccelli. Poi fu il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste a stabilire, nel 1951, che questa celebrazione si dovesse svolgere ogni anno il 21 novembre (con la possibilità per i comuni d’alta montagna di spostarla al 21 marzo). E nel 2011, con la Legge n.10 del Ministero dell’ambiente, questa scadenza è diventata la Giornata nazionale degli alberi. Per ricordare, a chi non lo sapesse, che gli questi meravigliosi viventi riducono le emissioni, proteggono il suolo, migliorano l’aria che respiriamo.

In altre parole, ci regalano la vita.

Messa a dimora di un albero, al tramonto

Foto: Canva

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